La Video Grafica del Terzo Millennio
ALTAIR 4 Multimedia nasce nel 1995
Alessandro Furlan , Pietro Galifi e Stefano Moretti, fondatori di ALTAIR4, hanno concepito lo studio come una vera propria bottega d’arte dove coesistono e operano, in un dialogo continuo tra loro, diverse discipline tecnologico artistiche.

Alessandro Furlan Altair4 Multimedia
Il nucleo creativo di ALTAIR4, proveniente da diverse esperienze nell’ambito delle arti applicate della computer grafica e della regia televisiva, ha trovato nello strumento multimediale un modo nuovo e più organico di comunicare, dove la fusione di diverse discipline e metodologie porta all’elaborazione di nuovi linguaggi di “Sintesi”.
L’amore per l’arte è stato determinante nella scelta degli argomenti trattati che, senza disdegnare parentesi nel mondo dell’animazione e della televisione, contengono prevalentemente tematiche inerenti la divulgazione e valorizzazione del patrimonio artistico culturale, ed in questo ambito è da segnalare l’ampia produzione di ricostruzioni archeologiche tridimensionali realizzate dall’atelier per musei, produzioni televisive e Web, Video 4K e a 360°, Realtà Aumentata,APP Interattive per piattaforme iOS e Android.
Il continuo dialogo tra passato e presente caratterizza tutta la produzione di ALTAIR4 e la distingue per un nuovo, più dinamico e complesso modo di creare prodotti legati all’utilizzo del computer, integrando la tecnologia con i contenuti artistici e culturali.
Realizziamo e produciamo documentari, APP e ricostruzioni virtuali del nostro patrimonio archeologico in 3D per la TV (Alberto e Piero Angela, Rai, BBC, Fr2, Fr3, National Geographic e Discovery Channel), per l’Editoria e per musei internazionali (British Museum, Louvre, National Geographic, Università di Tokyo. Mondadori, Electa, Rizzoli ed altri editori).
La Storia
Altair4 Multimedia discende dall’omonimo gruppo artistico fondato nel 1986. Il nome è come un manifesto programmatico per le aspirazioni e la missione della società: Altair4 è il “Pianeta Proibito” (Forbidden Planet) dell’omonimo film del 1956 di Fred McLeod Wilcox, quello dove i sogni e i desideri possono materializzarsi non per una esoterica magia, ma attraverso uno straordinario progresso delle facoltà intellettive umane. Figli di una cultura che vede il futuro come opportunità e sfida, i soci fondatori hanno creato Altair4 con l’intento di dar vita ad un brand innovativo di alta qualità, nel design per i nuovi media, sul modello di quanto già fatto, per altri settori della produzione, dalle grandi firme e dai grandi maestri del design industriale italiano.
La scommessa è stata quella di immaginare già 30 anni fa il moltiplicarsi dei sistemi di comunicazione, postulando per questo la necessità di creare una disciplina di design orientata alla ideazione e alla qualificazione di nuovi prodotti.
Alessandro Furlan, Pietro Galifi e Stefano Moretti, soci fondatori di Altair4, hanno perciò concepito lo studio come una vera propria bottega d’arte dove coesistono e operano, in un dialogo continuo tra loro, diverse discipline tecnologico-creative. Il nucleo pensante della società, proveniente da diverse esperienze nell’ambito delle arti applicate della computer grafica e della regia televisiva, ha trovato nello strumento “multimediale” un modo nuovo e più organico di comunicare, dove la fusione di diverse discipline e metodologie porta all’elaborazione di nuovi linguaggi di sintesi. L’amore per l’arte e la storia ha influenzato la scelta degli argomenti trattati negli ultimi anni, che sempre più spesso, senza disdegnare parentesi nel mondo dell’animazione e della televisione, contengono tematiche inerenti la divulgazione e valorizzazione del patrimonio artistico culturale. Proprio in questo ambito è da segnalare l’ampia produzione di ricostruzioni archeologiche tridimensionali realizzate dall’atelier per musei, produzioni televisive, Cd-Rom e DVD interattivi. Il continuo dialogo tra passato e presente caratterizza tutta la produzione di Altair4 e la distingue per un nuovo, più dinamico e complesso modo di creare prodotti legati all’utilizzo del computer, integrando la tecnologia con i contenuti artistici e culturali.
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