testo di Francesca Fabbri Fellini – Foto di Graziano Villa
Nato nel 1951 a Cancelli di Foligno, pittoresco villaggio appenninico a circa 900 metri di altitudine, Maurizio Cancelli ha sempre portato con sé l’anima del suo territorio.

Borgo Cancelli – ©FrancescaFabbriFellini
Maurizio Cancelli è un artista che ha sempre creduto che fare arte significa vivere profondamente.
Nato tra i monti dell’Umbria, ha scelto di usare i suoi colori e le sue idee per difendere il suo villaggio e la natura che lo circonda.
Negli anni ha esposto le sue opere in Italia e all’estero, ma non ha mai voluto lasciare la sua terra.
Con coraggio, ha lottato contro l’abbandono dei piccoli borghi e ha unito l’arte all’impegno sociale e ambientale.
Ha aperto un ristorante a Cancelli nel 1983, “La Locanda dei Due Apostoli”, dove si mangia solo ciò che cresce spontaneamente nei boschi : funghi, tartufi erbe spontanee. Una sfida.

Borgo Cancelli – Umbria
La sua nuova metafisica
Nel suo percorso artistico, Maurizio si è dedicato allo studio dell’architettura e al gioco della luce che attraversa gli spazi, trasformandoli.
I suoi quadri geometrici sono come piccoli mondi in equilibrio, dove spesso compaiono vegetali stilizzati: elementi naturali che diventano simboli di vita, radici e memoria.

Maurizio Cancelli – Colonnato Metafisico – foto-©GrazianoVilla
In altre parole, Maurizio ama osservare i semi, le forme perfette con cui la natura si rigenera.
Nei suoi quadri, ispirati all’architettura e all’Umanesimo, compaiono spesso frutti stilizzati: simboli di vita, trasformazione e memoria.

Galleria d’Arte di Maurizio Canelli – foto ©GrazianoVilla
Ai visitatori della sua Galleria a Cancelli, spiega con passione che i colori che vediamo sono quelli respinti dalla materia—come l’arcobaleno—mentre quelli che vengono assorbiti, anche se invisibili, portano energia e rigenerano. Ogni cosa attorno a noi vibra di geometrie e cromie che creano vita, come dal fiore nasce il seme.
I suoi lavori sono complessi, magnetici, pieni di riflessi e forza.
Eppure lui sorride e dice: “Mi piacciono tanto… è il mio fare. Nessuno me lo deve impedire. Solo Dio… Lui fa sempre bene.”
Una frase che racchiude la sua fede nella bellezza e nell’armonia.
I bastoni del cammino: segni del lupo silenzioso
Nel silenzio del borgo di Cancelli, Maurizio scolpisce bastoni come se fossero diari verticali.
Ogni bastone è un pezzo di legno recuperato dalla natura e trasformato con pazienza in un’opera rituale: geometrie, incisioni, segni e frutti stilizzati che raccontano il tempo, la terra, il passaggio dell’uomo.
Come un lupo solitario che lascia impronte nel sottobosco, Maurizio intaglia il legno per tenere viva la memoria del suo cammino.
I bastoni non servono per appoggiarsi, ma per orientarsi dentro: strumenti di viaggio spirituale, di resistenza, di visione.
Quando li mostra nella sua galleria, ne parla con calma e passione.
Dice che il colore visibile è solo quello che la materia respinge, ma ciò che viene assorbito è ciò che ci rigenera. I bastoni assorbono storie, paesaggi, incontri: sono compagni di vita come lo sono i sentieri per chi cammina da solo, ma con uno scopo.
Maurizio non si è mai fermato. E nel silenzio della sua montagna, continua a fare arte, come un lupo che scolpisce il tempo con il legno del bosco.
Maurizio Cancelli ci insegna che non serve vivere in grandi città per creare bellezza.
Basta crederci, non arrendersi e continuare a “fare”, anche quando sembra impossibile.
La sua vita è un esempio di resistenza, passione e amore per le proprie radici.
Il prof. Cancelli, quando insegnava, chiedeva ai suoi studenti di salire in soffitta e aprire il vecchio baule dei nonni: lì dentro, diceva, c’era nascosta la storia della loro famiglia. Un compito semplice, ma geniale: trasformava la memoria in scoperta, e la scuola in vita vissuta.
Maurizio Cancelli – foto-©GrazianoVilla
Oggi vive da solo nel suo borgo in montagna, circondato dal silenzio, dai boschi e dai lupi.
Ha scelto di essere come loro: un lupo solitario, sì, ma in senso profondo. Non un predatore, ma un custode. Come i lupi, osserva, protegge, vigila. Cammina nei suoi sentieri con lo sguardo attento e il cuore pieno di racconti.

Opera di ©Maurizio Canelli -foto-©GrazianoVilla
Maurizio è quel lupo buono che non si vede, ma che veglia sulle radici.
Vive per difendere ciò che resta, per continuare a fare arte e seminare speranza — anche tra le rocce, anche nel silenzio.
Vorrei concludere questo breve testo sul prof. Maurizio Cancelli dicendo che dove l’arte resiste, la vita continua. E anche un lupo solitario può accendere una luce nel bosco.
Considerazioni di Graziano Villa
Appena viste le opere di Maurizio Cancelli, mi è venuto in mente Victo Vasarely, ma lo stile, anche se similare, è diverso come sono diverse le motivazioni di ciascuno dei due artisti, all’origine delle loro opere.
Ecco una breve descrizione della differenza tra lo stile di Maurizio Cancelli e quello di Victor Vasarely:
- Maurizio Cancelli: il suo stile è simbolico, spirituale e radicato nella natura. Usa forme geometriche e colori per evocare la memoria, la terra e il legame umano con l’ambiente. Le sue opere sono spesso strumenti di riflessione interiore e resistenza culturale.
- Victor Vasarely: il suo stile è razionale, ottico e urbano. È il fondatore dell’Op Art, e crea composizioni geometriche che giocano con la percezione visiva, generando illusioni di movimento e profondità. La sua arte è pensata per essere riproducibile e accessibile.
In sintesi: Cancelli cerca il significato spirituale e naturale attraverso l’arte; Vasarely esplora la scienza della visione e l’effetto ottico.
Due mondi opposti, ma entrambi affascinanti.
Ecco un confronto visivo e tematico tra due opere rappresentative di Maurizio Cancelli e Victor Vasarely, che evidenzia le profonde differenze tra i loro stili e visioni artistiche:
Opera di Maurizio Cancelli – Colonnato Metafisico
Stile visivo – Geometrie architettoniche, luce spirituale, elementi naturali stilizzat
Temi – Memoria, radici, spiritualità, equilibrio tra uomo e natura
Colori – Toni terrosi, luce dorata, cromie simboliche
Esperienza per l’osservatore – Introspezione, meditazione, viaggio interiore
Contesto – Borgo umbro, spiritualità rurale, resistenza culturale
Interpretazione
- Cancelli invita a riflettere e a sentire: le sue opere sono come portali verso la memoria e la spiritualità.
Opera di Victor Vasarely – Vega-Nor
Stile visivo – Illusione ottica, deformazione geometrica, effetto tridimensionale
Temi – Percezione visiva, movimento, astrazione matematica
Colori – Contrasti forti, colori vibranti, sfumature optical
Esperienza per l’osservatore – Stimolazione visiva, disorientamento percettivo, dinamismo
Contesto – Urbanità, modernismo, arte programmata e riproducibile
Interpretazione –
- Vasarely sfida a vedere e a percepire: le sue opere sono esperimenti visivi che giocano con la retina e la mente.
Due visioni opposte: una mistica e radicata, l’altra scientifica e universale. Vuoi che ti proponga un’immagine ispirata a questo confronto? Potremmo creare un’opera immaginaria che fonde i due stili.
Francesca Fabbri Fellini & Graziano Villa – BIO
Francesca e Graziano: due “Life Travellers”, due esploratori instancabili in viaggio continuo alla ricerca della Bellezza e della Bontà nel mondo. Raccontano ciò che incontrano — persone, luoghi, natura — con uno sguardo curioso e incantato, guidati dalla meraviglia e da quella parte infantile che custodiscono gelosamente dentro di sé.
🎤 Francesca mette a frutto la sua lunga esperienza da giornalista nei principali network radio-televisivi, trasformandola in una sorta di “bastone da rabdomante” capace di intercettare con sensibilità storie, volti e tematiche che meritano di essere raccontati. Le sue interviste si concretizzano in testi e video straordinari — così dicono di lei — capaci di emozionare e far riflettere.
📸 Graziano, con decenni di esperienza nella fotografia professionale — ritratto, reportage, still life, moda — cattura l’anima dei personaggi e dei contesti con immagini evocative, poetiche e potenti. Ogni scatto è il riflesso della passione con cui interpreta il mondo.
✨ Insieme, formano un duo vibrante e complementare, sempre alla ricerca di storie che sappiano dare emozioni.

Graziano Villa e Francesca Fabbri Fellini – ©GrazianoVilla – Timbavati National Park – Southafrica
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