Paris Bar : l’arte e il gusto di Parigi nel cuore di Berlino
Testo e foto di Graziano Villa
Nel vibrante panorama gastronomico di Berlino, il Paris Bar è più di un semplice ristorante: è un’istituzione, un punto di riferimento per chi desidera immergersi in un’atmosfera densa di creatività e charme. Sin dagli anni ’80, questo locale ha accolto tra i suoi tavoli celebrità del calibro di David Bowie e Yves Saint-Laurent, consolidando la sua reputazione di ritrovo esclusivo per artisti, cineasti e intellettuali.

Berlino-Paris-Bar – Murale del celebre Martin Kippenberger – ©GrazianoVilla
Varcando la soglia del Paris Bar, ci si trova avvolti da un’energia vibrante, un equilibrio perfetto tra l’eleganza francese e il fermento culturale berlinese. Le pareti sono un’esplosione di colore e ispirazione: quadri di straordinaria bellezza decorano ogni angolo, tra cui spicca l’imponente murale del celebre Martin Kippenberger, capace di catturare lo spirito e la storia dell’arte contemporanea.

Berlino-Paris-Bar_©GrazianoVilla
Frequentato dalla scena artistica e cinematografica della città, il Paris Bar diventa teatro di incontri, conversazioni animate e celebrazioni nei momenti clou dell’anno, come il Gallery Weekend Berlin e la Berlin Art Week. Prenotare è indispensabile per garantirsi un posto in questo esclusivo crocevia culturale, dove non è raro sorseggiare un eccellente Bordeaux accanto a figure di spicco del mondo creativo.
Naturalmente, un’esperienza di tale raffinatezza ha il suo prezzo: le tariffe del Paris Bar sono superiori alla media berlinese, in linea con la sua reputazione di locale d’élite. Il servizio, impeccabile ma improntato a un’autentica attitudine parigina, aggiunge un tocco di carattere che potrebbe risultare sorprendente per alcuni, ma che contribuisce a rendere unica l’esperienza.
Se cercate un luogo dove la cucina francese incontra l’anima artistica di Berlino, il Paris Bar è la destinazione perfetta per una serata all’insegna del gusto e dell’ispirazione.
Dietro questa leggenda della scena gastronomica berlinese c’è Michel Würthle, austriaco di nascita, berlinese per vocazione e artista per natura. Membro del rinomato Gruppo di Vienna, movimento avanguardista nato negli anni ’50, ha aperto le porte del Paris Bar nel 1979, trasformandolo in un’icona indiscussa della capitale tedesca.

Berlino-Paris-Bar – ritratto di Michel Würthle il fondatore – ©GrazianoVilla
Il Fotografo = Viaggiatore del Mondo
La mia macchina fotografica è il mio passepartout per il Mondo
Graziano Villa
Forse sarà la mia origine ligure, precisamente genovese, che mi spinge a vedere la mia professione come un viaggio, inteso come ricerca. Una continua ricerca. Ricerca come conoscenza !
Come Cristoforo Colombo, si fa per dire, ho “navigato“ attraverso diversi settori della mia attività professionale, circumnavigando in lungo e in largo, utilizzando la mia macchina fotografica come uno strumento, come una nave, per “approdare“ in diversi “lidi“ di questo nostro Mondo per conoscerlo meglio.
Continuando a parafrasare il gergo marinaresco posso dire di aver cominciato la mia professione navigando nel “burrascoso“ mare del Reportage; per poi attraversare quello “turbolento“ e snob della Moda; dopodiché ho trovato ristoro e riposo nelle “calme acque“ dello Still-life, per approvare infine a quello “riflessivo“ del Ritratto.
La mia formula esistenziale è un giusto miscuglio di tutto questo, e quindi un‘esperienza di vita meravigliosa ! Volete degli esempi ?
Bene, con il reportage ho viaggiato in lungo e in largo sulle jeep o sugli aerei da turismo la savana africana, la giungla sudamericana e gli immensi spazi del nord america; nella moda ho conosciuto delle donne stupende; nello still-life ho scoperto oggetti meravigliosi, antichità preziose, arredi incredibili e persone di particolare levatura culturale che lavorano in questo ambiente.
E adesso che realizzo ritratti di personaggi importanti nell‘ambito economico, politico e culturale, o di semplici artigiani, sono particolarmente entusiasta.
Ma al di là del risultato professionale, che è comunque importante, un altro aspetto gratificante è il diretto contatto con questi personaggi : il rapporto umano.
Per decenni ho ritratto personaggi di ogni genere, di ogni strato sociale e culturale, di ogni Paese del mondo. L’ho fatto per riviste importanti come “AD-Architectural Digest”, “CAPITAL”, “AMICA”, “CLASS”, “TRAVELLER”, “FORTUNE”, “VANITY”, ecc.
In questo mio peregrinare in ogni angolo del pianeta sono sempre stato affascinato dalle grandi architetture che l’Uomo ha costruito per lasciare nel Tempo traccia del proprio passaggio e della propria esistenza. I nomi di tali icone sono scolpiti nella memoria collettiva e continuano a testimoniare l’audacia dell’ingegno umano: la Torre Eiffel, la Muraglia Cinese, le Piramidi di Giza, le Torri Gemelle del WTC, tragicamente famose, quelle di Kuala Lumpur, il Big Ben di Londra, il “Big Boy”, appena fuori dall’aeroporto di Oslo, il Castello Sforzesco di Milano, i Fiori di Metallo della Défense a Parigi, e così via.

© Graziano Villa – Mostra “La Grandeur di Parigi” – per il Ministero della Cultura della Repubblica di San Marino
Anche a queste strutture ho dedicato una serie di “Ritratti d’Architetture”. E parlo di ritratti a ragion veduta perché, come nel ritrarre le persone, ho tentato di personalizzare questi Giganti, di sceverare e descrivere, amplificandola, la loro struttura grafica, ovvero la loro “anima”. Ho insomma cercato di restituire visivamente l’impatto emozionale che queste meravigliose architetture hanno suscitato su di me: un impatto altamente soggettivo e dunque non comune perché, alla fine, lo sguardo di ciascuno è comunque, sempre e assolutamente unico e inimitabile. Credo, spero di esserci riuscito.
© Graziano Villa – Mostra “Roma : Caput Mundi” – Fontana di Trevi – Roma
©Graziano Villa – Mostra Personale alla Galleria “F.A.R. – Fabbrica Arte Rimini” – Rimini – 2018 – Tributo al “W.T.C.”
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