Venosta – Malles – Abbazia di Marienberg

UN LUOGO DI PACE E FORZA, STORIA E FUTURO

A margine del bosco ben visibile dalla Valle, la candida Abbazia di Monte Maria (Marienberg) a Burgusio in alta val Venosta.

Si tratta di un monumento che coniuga imponenza ed eleganza.

La splendida abbazia risale alla meta del XII secolo e sorge a 1135 metri di altitudine, è infatti il monastero benedettino più alto d’Europa.

Le sue mura testimoniano di 900 anni di vita monastica condotta secondo la regola di San Benedetto.

La cripta ospita affreschi romanici dagli influssi bizantini.

I compiti dei 12 monaci benedettini vanno dalla cura delle anime di 2 parrocchie della zona a quella del museo.

E’ possibile visitare la biblioteca dell’abbazia, una biblioteca all’avanguardia : 130 mila volumi ora accessibili grazie ad un nuovo motore di ricerca on line.

Li custodiremo così per almeno 400 anni, dicono i monaci benedettini.

Tre anni di lavori e 2 milioni e mezzo di euro: due grandi sale sotterranee con un progetto all’avanguardia sono state trasformate in una biblioteca, dove si custodisce il patrimonio in libri raccolto in nove secoli di storia.

Dagli scaffali in acero nero al soffitto decorato con le lettere dell’alfabeto sino alla Chiesa di Sant’Egidio trasformata in sala lettura, sono molti i dettagli che restituiscono questo luogo al presente.

E’ possibile anche soggiornare all’interno dell’Abbazia.

  • https://www.marienberg.it/it/home.html

Venosta – Malles – Villaggio di Burgusio

Caseificio Enghelhorn di Clusio in Alta Val Venosta

La storia di un contadino moderno: Alexander Agethle

Abbiamo incontrato Alexander Agethle 50 anni agronomo, con la moglie Sonja Sagmeister. ecologista vegetariana.

Uniti dalla loro “anima verde” vivono seguendo un principio molto semplice, ma efficace: gli animali devono mangiare bene, per produrre cose buone.

Dovete sapere che Alexander è un contadino atipico.

Solo dopo aver concluso gli studi a Firenze ha compreso di voler occuparsi della fattoria di famiglia a Clusio, in Val Venosta. Appena riscopertosi contadino, Alexander sapeva già quale strada avrebbe dovuto prendere la sua fattoria: gli animali avrebbero mangiato quello che offre la terra e i prodotti sarebbero stati biologici. Questa semplice filosofia ha portato i suoi formaggi ad essere riconosciuti tra i migliori dell’Alto Adige. E venne il giorno in cui Alexander ebbe l’idea: ristrutturare l’antico caseificio di Clusio. Gli mancava solo una cosa, il denaro per l’investimento. Alle banche non voleva affidarsi, così ha creato i buoni per formaggio del caseificio Englhorn.

Alexander Agethle ha finanziato il suo caseificio in modo assolutamente originale.

La sua proposta è stata : “Per 500 euro riceverete 110 buoni che corrispondono a 110 Englhorn, un’unità di misura che corrisponde a 200 grammi del nostro miglior formaggio a vostra scelta. I primi dieci buoni vengono consegnati al momento del pagamento, la restante parte può essere ritirata all’inizio di ogni nuovo anno, per un totale di 22 kg di formaggio in dieci anni.”

Il Crowdfunding di Alexander ha funzionato alla grande !

Nel suo caseificio Alexander trasforma il latte di produzione propria, in rinomati formaggi che prendono il nome dalle cime del vicino gruppo del Sesvenna: l’Arunda formaggio a pasta molle, il Tella formaggio semi stagionato da taglio e il Rims formaggio stagionato.

I 3 formaggi sono stati insigniti di numerosi premi e riconoscimenti.

Ogni forma va rivoltata e spazzolata una volta alla settimana perché possa maturare uniformemente. La maggior parte del lavoro del caseificio si tiene proprio qui in cantina.

Il Campanile sommerso del Lago di Resia

Il solitario campanile che spunta dalle acque del Lago di Resia nei pressi del Passo di Resia, è l’emblema della Val Venosta.

Quando una diga per la produzione di energia idroelettrica venne costruita nei pressi del Passo di Resia, dove nasce l’Adige, il paese di Curon e parti di Resia, come anche gli antichi abitati di Arlung, Piz, Gorf e Stockerhöfe vennero sommersi dalle acque nell’estate del 1950.

Si trattò di ben 677 ettari di terreno: gli abitanti e i proprietari dei masi furono espropriati e costretti a lasciare le loro case e terreni. Furono sistemati di seguito in delle baracche di fortuna.

Solo la chiesetta di Curon Vecchia, risalente al XIV secolo, non sommerse completamente. Il suo campanile, a seconda del livello dell’acqua, è tuttora visibile ed è stato posto sotto tutela storico-artistica.

L’avvenimento è avvolto da molte leggende, una delle quali narra che in certi giorni ancora oggi si possano udire le campane del campanile che risuonano dal fondo del lago!

Il Lago di Resia è il lago più grande dell’Alto Adige, ed è nella lista mondiale dei 15 posti che sembrano usciti da una favola.