Isole Galapagos : le isole di Charles Darwin

Le Galápagos, note anche come Arcipelago di Colombo, Arcipelago dell’Ecuador o Arcipelago di Colón, sono un arcipelago di tredici isole vulcaniche (sette maggiori e sei minori) situate nell’Oceano Pacifico, a circa 1.000 chilometri dalla costa occidentale dell’America del Sud, appartenente politicamente all’Ecuador, distribuite a nord e a sud dell’equatore, che attraversa la parte settentrionale dell’isola più grande, Isabela; le più vecchie geologicamente datano circa 4 milioni di anni, mentre le più giovani sono ancora in via di formazione.

L’arcipelago è infatti considerato una delle zone vulcanicamente più attive della Terra. Il relativo isolamento dovuto alla distanza dal continente e l’ampia varietà di climi e di habitat dovuta alle correnti marinedella zona hanno portato all’evoluzione di numerose specie endemiche di animali e vegetali, dalla cui osservazione Charles Darwin ha tratto ispirazione per la formulazione della teoria dell’evoluzione. Il suo celebre L’origine delle specie contiene numerosissimi riferimenti ai propri studi sulle specie endemiche delle Galápagos.

Isole principali

Puerto Ayora isola Santa Cruz, Galápagos (Ecuador). Foto di Alvaro Sevilla Design

Puerto Ayora isla Santa Cruz Galapagos Ecuador

Giant Cactus Santa Fe.

L’arcipelago è stato conosciuto con molti nomi diversi; per esempio, per qualche tempo le Galápagos furono note come “isole incantate” (Las Islas Encantadas) per via delle difficoltà di navigazione dovute alle forti e mutevoli correnti marine. I nomi delle singole isole hanno avuto una storia ancora più complessa, e oggi quasi tutte le isole dell’arcipelago dispongono di almeno tre nomi.

Una prima mappa approssimativa dell’arcipelago fu fatta dal bucaniere Ambrose Cowley nel 1684; Cowley battezzò le isole con nomi di suoi compagni pirati e di alcuni nobili inglesi che ne sostenevano economicamente le scorrerie. I navigatori spagnoli battezzarono le isole in modo indipendente, e su molte carte nautiche, fino a gran parte del XIX secolo, per ogni isola erano segnati sia il nome inglese sia quello spagnolo. Nel 1892, il governo dell’Ecuador ribattezzò ogni isola ex novo.

  • San Cristóbal (Chatham): intitolata a San Cristoforo, patrono dei marinai, nella versione spagnola e al conte Chatham in quella inglese, ha una superficie di 558 km². Il suo punto di massima altitudine è a 730 metri sul livello del mare. L’isola ospita colonie di fregate, leoni marini, tartarughe giganti, uccelli tropicali, iguane marine, delfini, sule dalle zampe azzurre e dalle zampe rosse e gabbiani a coda di rondine. La sua vegetazione include la Calandrina galapagos e il Lecocarpus darwinii nonché alberi come il Guaiacum officinale. Il più grande lago d’acqua dolce dell’arcipelago, la Laguna El Junco, è sito nell’altipiano di San Cristóbal. La capitale dell’arcipelago, Puerto Baquerizo Moreno, sorge sull’estremità meridionale dell’isola.
  • Española (Hood): in onore della Spagna e di un nobile inglese di nome Hood. Ha un’area di 60 km² e un’altitudine massima di 206 metri sul livello del mare. Española è il luogo dove nidificano gli albatross,[2] i falchi delle Galapagos, i gabbiani a coda di rondine, i passeri, le tortore delle Galápagos e le sule mascherate. È abitata anche da tartarughe marine e giganti, iguane marine, squali e leoni marini. Una colata lavica sulla spiaggia ha creato uno sfiatatoio che proietta l’acqua verso l’alto quando viene colpito dalle onde. È l’isola più meridionale dell’arcipelago, nonché quella che ospita il maggior numero di specie endemiche di fauna.
  • Santa Fé (Barrington): intitolata all’omonima città spagnola, ha una superficie di 24 km² e un’altitudine massima di 259 metri sul livello del mare. Santa Fé ospita una foresta di cactus Opuntia e di Palo Santo. Le sue corrugate scogliere offrono riparo a gabbiani a coda di rondine, uccelli tropicali dal becco rosso e procellarie. A Santa Fé vengono spesso avvistate le iguane di terra e le lucertole della lava. L’isola ha una laguna frequentata da tartarughe e acque calme.
  • Genovesa (Tower): dal nome della città di Genova. Ha un’area di 14 km² e un’altitudine massima di 76 metri sul livello del mare. Quest’isola è ciò che resta dei bordi di un grande cratere ormai quasi completamente immerso. Il suo soprannome di “isola degli uccelli” è ben meritato: a Darwin Bay si possono osservare fregate, gabbiani a coda forcuta, sule dalle zampe rosse, sterne, gabbiani della lava, uccelli tropicali, colombe, procellarie delle tempeste e fringuelli di Darwin. L’altopiano di prince Philip è un ottimo punto di osservazione per le sule mascherate e dalle zampe rosse. L’isola ospita anche una foresta di Palo Santo.
  • Floreana (Charles o Santa María): prende il nome da Juan José Flores, il primo presidente dell’Ecuador, durante la cui amministrazione l’Ecuador prese possesso dell’arcipelago. Viene anche chiamata Santa Maria, in onore di una delle tre caravelle di Cristoforo Colombo. Ha un’area di 173 km² e un’altitudine massima di 640 metri sul livello del mare. È una delle isole dalla storia umana più interessante nonché una delle prime a venire abitate. Vi si riproducono i fenicotteri rosa e le tartarughe marine verdi, da dicembre a maggio. Qui si trova anche la procellaria a zampe palmate, un uccello marino notturno che passa la maggior parte della sua esistenza lontano dalla terraferma. Alla Baia della Posta, fin dal XVIII secolo, i balenieri si servono di barili di legno per scambiare la posta in partenza e in arrivo con le navi in transito. Alla Corona del Diavolo, un cono vulcanico sotterraneo, si trovano formazioni coralline.
  • South Plaza: deve il nome a un ex presidente ecuadoriano, il generale Leónidas Plaza Gutiérrez. Ha un’area di 0,13 km² e un’altitudine massima di 23 metri sul livello del mare. La flora dell’isola comprende i cactus Opuntia e piante di Sesuvium, che formano un tappeto rossastro sulla superficie delle colate laviche. Sono numerose le iguane (terrestri, marine e qualche ibrido di entrambe le specie) e vi sono numerosi uccelli osservabili dalle scogliere della parte meridionale dell’isola, tra cui specie tropicali e gabbiani a coda forcuta.
  • Santa Cruz (Indefatigable): il nome inglese è lo stesso di una nave della flotta britannica. Ha un’area di 986 km² e un’altitudine massima di 864 metri sul livello del mare. Santa Cruz è l’isola che ospita la maggiore popolazione umana dell’arcipelago, nella città di Puerto Ayora. Sull’isola si trovano la stazione di ricerca Charles Darwin e il quartier generale dell’autorità del parco nazionale delle isole; presso il centro di ricerca opera un allevamento di tartarughe che si occupa del reinserimento di questi animali nel loro habitat. Le zone collinari di Santa Cruz possiedono una vegetazione lussureggiante e sono famose per i tunnel di lava. A Santa Cruz si trovano numerose tartarughe. Black Turtle Cove è uno sito circondato da mangrovie che le tartarughe marine, le razze e piccoli squali usano come zona di accoppiamento. Altro sito dell’isola è Cerro Dragòn, noto per la laguna dei fenicotteri, lungo i cui sentieri è possibile vedere le iguane mangiare.
  • Baltra (South Seymour): l’origine del nome non è nota. Ha un’area di 27 km² e un’altitudine massima di 100 metri sul livello del mare. Vi si trova il principale aeroporto dell’arcipelago, costruito durante la seconda guerra mondiale dalla Marina degli Stati Uniti per tenere sotto controllo il Canale di Panama. Vi vivono iguane marine e tartarughe marine. Le iguane terrestri vi sono state reintrodotte dopo l’estinzione della popolazione originaria avvenuta nel periodo della permanenza dell’esercito statunitense.
  • North Seymour: il nome deriva da quello del nobile inglese Lord Hugh Seymour. Ha una superficie di 1,9 km² e un’altitudine massima di 28 metri sul livello del mare. L’isola è domicilio di un gran numero di sule dalle zampe azzurre e gabbiani a coda forcuta. Ospita inoltre una delle più grandi colonie di fregate.
  • Marchena (Bindloe): dal nome del frate Antonio Marchena. Ha un’area di 130 km² e un’altitudine massima di 343 metri sul livello del mare. È abitata da sparvieri e da leoni marini.
  • Pinzón (Duncan): dal nome dei fratelli Pinzón, capitani delle caravelle Pinta e Niña. Ha una superficie di 18 km² e un’altitudine massima di 458 metri sul livello del mare. Vi si possono osservare leoni marini, sparvieri, tartarughe giganti, iguane marine e delfini.
  • Rábida (Jervis): porta lo stesso nome del convento in cui Cristoforo Colombo lasciò il figlio in affido durante il suo viaggio verso le Americhe. Ha un’area di 4,9 km² e un’altitudine massima di 367 metri sul livello del mare. L’elevato contenuto di ferro nella lava di Rábida le conferisce un caratteristico colore rosso. In una laguna d’acqua salata vicino alla spiaggia vivono fenicotteri e anatre e nidificano pellicani bruni e sule. Sono censite qui anche nove specie di passeri.
  • Bartolomé: dal nome del luogotenente David Bartholomew della marina inglese. Ha una superficie di 1,2 km² e un’altitudine massima di 114 metri sul livello del mare. Famosa per il suo pinnacolo di roccia che è uno dei tratti distintivi dell’arcipelago. Qui si possono osservare i leoni marini e i rari pinguini delle Galápagos. Vi si trovano anche insolite formazioni laviche, lasciate inalterate sin dalle ultime eruzioni.
  • Santiago (San Salvador, James): quest’isola ha un’area di 585 km² e un’altitudine massima di 907 metri sul livello del mare. Vi si trovano iguane marine, leoni marini, foche, tartarughe terrestri e marine, fenicotteri, delfini e squali. Vi sono anche capre e maiali, introdotti dall’uomo. Tra gli uccelli, si possono osservare i fringuelli di Darwin e i falchi delle Galápagos. Nella località di Sullivan Bay è possibile vedere una colata lavica.
  • Pinta (Abingdon): prende il nome da una delle caravelle di Colombo, la Pinta. Ha un’area di 60 km² e un’altitudine massima di 777 metri sul livello del mare. Vi vivono gabbiani a coda forcuta, iguane marine, sparvieri e foche.
  • Isabela (Albemale): chiamata così in onore della regina Isabella di Castiglia, che finanziò il viaggio di Colombo. Con un’area di 4588 km² è l’isola più grande dell’arcipelago. Il suo punto più alto è la sommità del vulcano Wolf, con un’altitudine di 1707 metri sul livello del mare. La forma dell’isola è il risultato della fusione di sei grandi vulcani in un’unica terra emersa. Sull’isola abbondano i pinguini, i cormorani di terra, le iguane marine, le sule, i pellicani e i granchi. Alle falde e nelle caldere dei vulcani di Isabela si possono osservare le tartarughe giganti e le iguane di terra. Tra le specie di uccelli si annoverano i fringuelli di Darwin, i falchi e le colombe. Degna di nota è anche la vegetazione delle zone a quote inferiori. Puerto Villamil, il terzo insediamento umano dell’arcipelago per popolazione si trova all’estremità sud-orientale dell’isola.
  • Fernandina (Narborough): in onore di re Ferdinando II di Aragona, che finanziò il viaggio di Colombo. Fernandina ha un’area di 642 km² e un’altitudine massima di 1494 metri sul livello del mare. È l’isola più giovane e più occidentale dell’arcipelago. Punta Espinoza è una stretta lingue di terra sui cui blocchi di lava le iguane si riuniscono numerose. Vivono sull’isola anche i cormorani di terra, i pinguini, i pellicani e i leoni marini. Ospita inoltre foreste di mangrovie e mostra sulla sua superficie numerose diverse colate laviche.
  • Wolf (Wenman): deve il nome al geologo tedesco Theodor Wolf. Ha un’area di 1,3 km² e un’altitudine massima di 253 metri sul livello del mare. Si possono osservare foche, fregate, sule mascherate e dalle zampe rosse, iguane marine, squali, balene, delfini e gabbiani a coda forcuta.
  • Darwin (Culpepper): fu chiamata così in onore di Charles Darwin. Ha un’area di 1,1 km² e un’altitudine massima di 168 metri sul livello del mare. Ospita foche, fregate, iguane marine, gabbiani a coda forcuta, leoni marini, balene, tartarughe marine, delfini, sule mascherate e dalle zampe rosse.