di Anna Amendolagine

Italia in miniatura è un parco tematico del divertimento e della didattica a Rimini. Si tratta di una riproduzione della penisola italiana con un percorso che si snoda su un perimetro di ben 85.000mq. Racchiude oltre 270 modelli di monumenti, piazze, chiese e siti storici famosi di tutte le regioni italiane, accuratamente riprodotti in scala. Si trovano in mezzo a più di 5000 veri alberi in miniatura. Tra le bellezze architettoniche più conosciute che vi si possono ammirare ricordiamo il Colosseo, la Torre di Pisa, la Basilica di San Pietro, il Duomo di Milano.

Gabriele Zagaglia, La vita è un viaggio e chi viaggia vive 2 volte – Foto dell’allestimento © Sandro Lucentini

ITALIA IN MINIATURA

Nasce dal sogno di Ivo Rambaldi (1920-1993), un intraprendente artigiano di Ravenna. Il quale, rimasto letteralmente folgorato da un viaggio del 1968 a Swissminiatur, piccolo parco tematico situato in Svizzeradecide di proporre anche in Italia qualcosa di simile.

Inaugurato il 4 luglio del 1970, in oltre cinquant’anni di attività il parco è stato visitato da più di 30 milioni di persone ed è entrato a buon diritto nell’immaginario collettivo di intere generazioni. Dopo la morte improvvisa del suo fondatore, avvenuta il 13 marzo del 1993, la gestione del parco passa prima ai figli e poi nel 2014 entra a far parte del Gruppo Costa Parchi Edutainment.

Luigi Ghirri, Stampa vintage dell’Italia in miniatura – Foto dell’allestimento © Sandro Lucentini

IN SCALA

A partire dalla fine degli anni Settanta uno dei più importanti fotografi italiani del Novecento, Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Reggio Emilia 1992), visita più volte Italia in Miniatura e ne rimane affascinato. Per lui diventa una fonte di ispirazione inesaurubile e si rivela una cartina al tornasole per verificare molte delle osservazioni su cui stava lavorando proprio in quegli anni.

Al parco di Rimini, Ghirri scatta complessivamente oltre 220 immagini fra negativi, positivi e internegativi che sono conservati presso la Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Con questo materiale prepara il progetto intitolato In scala”, che presenta per la prima volta nella personale del 1979 a Parma. Nell’introduzione al progetto, scrive:

“La scala è una convenzione usata abitualmente per riportare, riconoscere le dimensioni di un oggetto nelle sue dimensioni spaziali. Metro per passare dal disegno alla costruzione”.

Le variazioni e la riduzione di scala che Ghirri ritrova nel parco gli consentono di approfondire molte delle questioni concettuali ed estetiche sulle quali era impegnato. In particolare una riflessione sui temi del rapporto con la realtà, la finzione e il ruolo delle immagini.

ITALIA-IN-MINIATURA-FOTOGRAFATA-DA-LUIGI-GHIRRI – Foto dell’allestimento © Sandro Lucentini

ELEMENTI NATURALI

Una selezione di fotografie, in gran parte inedite, conservate nell’archivio della Fototeca della Biblioteca Panizzi insieme a stampe vintage provenienti dall’Archivio Eredi Luigi Ghirri sono adesso esposte in una mostra a Reggio Emilia.

Col titolo In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive, la mostra si avvale della curatela di Joan Fontcuberta, fotografo, docente e saggista di fama internazionale, assieme a Matteo Guidie Ilaria Campioli. Allestita a Palazzo dei Musei, è visitabile fino all’8 gennaio 2023.

Montagne, villaggi alpini, cascate e fiumiciattoli sono gli elementi naturali più numerosi negli scatti del fotografo emiliano. Per l’osservatore sono una sfida continua a riconoscere e a verificare la loro autenticità e sottolineano la difficoltà di distinguere il vero dal falso. Eppure il fatto stesso di essere una riproduzione della realtà suggerisce anche la possibilità di come il falso possa richiamare il vero e l’esperienza diretta. Lo esplicita Ghirri:

È proprio in questo spazio di totale finzione che forse si cela il vero; è qui e solo qui che vedendo San Pietro non sommiamo le immagini mentali, ma rimandiamo alla percezione avvenuta nella realtà […].camminando riconosciamo gli stili, evochiamo i viaggi compiuti realmente, riandiamo al reale e al suo doppio e non viceversa”.

ITALIA-IN-MINIATURA-FOTOGRAFATA-DA-LUIGI-GHIRRI – Foto dell’allestimento © Sandro Lucentini

UN ARCHIVIO STRAORDINARIO

La mostra si inserisce nell’ambito di eventi e iniziative in omaggio a Luigi Ghirri, nel Trentennale della sua scomparsa, promosse dalla città di Reggio Emilia con la collaborazione dei comuni di Modena e Parma e sostenute da Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna.

Allo stesso tempo però il percorso della mostra è anche un’occasione per approfondire sia la storia di Italia in Miniatura che la straordinaria avventura umana e professionale del suo ideatore, Ivo Rambaldi. Infatti le fotografie di Ghirri sono presentate per la prima volta in dialogo con una scelta di materiali storici provenienti dall’archivio del parco Italia in Miniatura.

Si tratta di un archivio straordinario, composto da oltre 6.500 fotografiescattate per lo più dallo stesso Rambaldi lungo tutta la penisolae migliaia di documenti: mappe, disegni, appunti, schizzi, cartoline, ritagli di giornale, planimetrie e aerofotografie. Un vasto materiale che è stato raccolto e prodotto alla fine degli anniSessanta come riferimento per la costruzione delle miniature.

Mattia Gabelini, Citizen Home Doppio – Foto dell’allestimento © Sandro Lucentini

NUOVE PROSPETTIVE

Infine, la proposta espositiva si arricchisce dedicando un’intera sezione ai lavori realizzati da studenti e artisti emergenti. Rappresentano otto sguardi diversi che, amplificando il lavoro di Luigi Ghirri e Umberto Eco, si spingono in una direzione post-fotografica. Sono il risultato di un progetto sul tema dell’illusione, sotto la supervisione diJoan Fontcuberta e Matteo Guidi, frutto di ricerche effettuate presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche – ISIA di Urbino.

Con questi lavori si aprono pertanto nuove ed esaltanti prospettive. A dimostrazione di come un fotografo della statura di Luigi Ghirri continui ad influenzare la scena artistica contemporanea.

BIO Pop di Anna Amendolagine

ANNA-AMENDOLAGINE  – © Sandro Lucentini

Curatore indipendente, critico e giornalista vive e lavora tra Roma e Rimini. Ama stare a contatto con la natura, andare in bicicletta e portare il cane a spasso. Colore preferito il verde. La sua squadra del cuore è quella che gioca col cuore. Pratica estensivamente sia lo Yoga che la Dolce Vita.

La sua attività curatoriale comprende l’ideazione e la realizzazione di mostre, testi e cataloghi d’arte, rassegne ed eventi culturali in collaborazione con Istituzioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero. La sua è una dieta a base di pittura, scultura, fotografia, video, istallazioni, performance. Va matta per la street-art.

Membro della giuria o del Comitato Scientifico in diversi concorsi artistici.

Giornalista pubblicista e Addetto ufficio stampa ha pubblicato numerosi articoli di arte e cultura su riviste cartacee e online.

Tifa per l’Europa e ha ricoperto il ruolo di Coordinatore Tecnico Europeo per due importanti progetti culturali dell’Unione Europea : PETRA e LEONARDO.