di Roberto Lasagna

il Dottor Stranamore – poster italiano

Lo sceneggiatore Terry Southern

Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb, 1964) è un film che sessant’anni dall’uscita nelle sale continua a sorprendere per la capacità di provocare il sorriso amaro al cospetto di tematiche di grande drammaticità. Con l’apporto degli sceneggiatori Terry SouthernPeter George, il settimo lungometraggio di Kubrick riusciva a imporre la sua visione in modo davvero originale, contribuendo a incidere nella memoria degli spettatori le immagini comico-satiriche del risveglio della coscienza dinanzi al pericolo dell’annientamento nucleare. Un titolo in grado di alimentare una cultura del dissenso già innervata nell’attivismo degli anni Sessanta, con il cineasta il quale, trovandosi alle prese con il romanzo “Allarme rosso” di Peter George, dapprima non immaginava di poter realizzare una commedia, anzi avrebbe voluto trarne un affresco politico in grado di suggerire con accenti drammatici il peso del rischio reale.

Lavorando alla sceneggiatura tuttavia, Kubrick scoprì che i toni da commedia da incubo si prospettavano invece come i più plausibili, tanto più che l’assurdità delle situazioni raccontate non richiedeva forzature, i materiali a disposizione erano già di per sé “esplosivi” e connaturati all’intensità del tema oggetto di quella che sarebbe diventata una commedia nera sulla distruzione nucleare.

Lo scrittore e sceneggiatore Peter George – l’autore del libro “Red Alert”

La grande intuizione di Kubrick fu di raccontare negli anni Sessanta delle crisi kennediane l’assurdità di situazioni che videro contrapposti i grandi blocchi USA e URSS, e rischiavano di far perdere la bussola di un meccanismo cibernetico di controllo del potere che contemplava anche la minaccia atomica. Quest’ultima divenne la paura più sentita e diffusa in un periodo in cui la crisi dei missili di Cuba e l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy resero la tensione insostenibile. Kubrick seppe raccontare il potere e il conflitto dietro l’apparente cordialità dei dialoghi tra il presidente americano e quello russo, dove l’umorismo graffiante si prendeva beffa del congegno perverso pronto a predisporre le azioni e i comportamenti all’escalation.

Peter Sellers, dopo aver offerto un assaggio della sua grande versatilità in Lolita (id., 1962), veste questa volta i panni di tre personaggi: il giovane Mandrake, il presidente degli Stati Uniti Muffley e il dottor Stranamore. Sellers è all’apice della popolarità anche grazie al goffo ispettore Clouseau de La pantera rosa (The Pink Panther, 1963), primo di una serie che conterà cinque film, ed è straordinario nel caratterizzare ogni personaggio del film di Kubrick con toni che ne accentuano gli aspetti gestuali incontenibili. Ciò si verifica in particolar misura per il dottor Stranamore, il cui braccio scatta in aria per il saluto nazista, mentre la mano cerca di strangolarlo, sfuggendo al controllo di una razionalità tutta “di ragione”. Sono aspetti dell’improvvisazione di Sellers al quale piacerebbe dare vita anche al ruolo del focoso pilota di B 52, a cui l’attore rinuncia dopo la slogatura a una caviglia e la difficoltà a fare proprio un accento texano spiccato.

Dr. Stranamore – i 3 personaggi di Peter Seller

La vicenda di questo clamoroso film sulla deflagrazione della Guerra fredda segue con pungente ironia le debolezze e le contraddizioni dell’ambiente militare, prendendo avvio con l’ordine di attacco contro l’Unione Sovietica, il piano “R” che il generale Jack Ripper (Sterling Hayden, nuovamente con Kubrick dopo Rapina a mano armata) a capo di una base statunitense, trasmette ai suoi bombardieri B-52 in volo a seguito di una presunta offensiva sovietica e prendendosi la responsabilità di una prerogativa riservata altrimenti al solo presidente degli Stati Uniti.

Dr.Stranamore-Gen.Jack-Ripper-Sterling-Hayden

Il maggiore T. J. “King” Kong (Slim Pikens) e l’equipaggio dei bombardieri accolgono con grande stupore l’ordine e tuttavia eseguono i comandi indirizzando il viaggio degli aerei verso i loro obiettivi. In realtà non è in atto alcuna offensiva sovietica mentre l’attacco americano viene scoperto per caso dall’ufficiale britannico Mandrake (Peter Sellers), il quale ne coglie allarmato l’esistenza attraverso un programma radio, chiedendone ragioni a Ripper. Questi rivela a Mandrake che l’ordine esecutivo del piano “R” è in realtà una sua personale iniziativa, lanciato per sconfiggere la “minaccia comunista”: un gesto delirante commesso dal generale barricatosi, armato, nel suo ufficio, che ordina agli uomini della sua base di far fuoco contro qualunque mezzo, anche se in apparenza alleato. Ripper ha tagliato così i ponti con il mondo esterno negando qualunque possibilità di ritirare il folle ordine.

Dr. Stranamore – Col. Lionel Mandrake – Peter Seller e Gen. Jack Ripper – Sterling Hayden

Il Pentagono e la Casa Bianca, nel frattempo, vengono messi al corrente della situazione critica e il generale Turgidson (Goerge C. Scott) informa il presidente degli Stati Uniti, Merkin Muffley (Peter Sellers), della situazione in corso. La crisi sembra irreversibile perché causata dall’impossibilità di conoscere il codice di cui solo il generale Ripper è a conoscenza; egli ha formulato il famigerato ordine di attacco con bombe atomiche destinate a evitare la rappresaglia dei sovietici nonché, beffardamente, a rendere il pianeta un luogo meno vivibile.

Dr.Stranamore Peter Sellers interpreta il Presidente Merkin Muffley

Dopo l’ordine a una divisione di fanteria di irrompere nella base di Ripper per metterlo in contatto con il presidente, anche il generale Turgidson appoggia il piano di Ripper e contesta l’atteggiamento “pacifista” di Muffley, mentre a quest’ultimo non resta che mettersi in comunicazione con il presidente sovietico Dmitrij Kisov, raggiunto al telefono nella War Room.

Dr.Stranamore-di-Stanley-Kubrick-Goerge-C.-Scott-interpreta-il-generale-‘Buck’-Turgidson

La conferenza tra i due capi di stato porta alla rivelazione che uno dei bombardieri americani è diretto verso la base missilistica di Laputa, per cui, nonostante la volontà del presidente Muffley di rivelare ai sovietici le coordinate per poter abbattere i suoi bombardieri e ristabilire una condizione di quiete, il premier sovietico rivela che proprio a Laputa è installato uno degli inneschi concepiti per far esplodere, in caso di attacco, la “bomba fine di mondo”, cioè uno degli ordigni che, senza possibilità di disinnesco, provocherebbero una pioggia radioattiva di Cobalto Torio G in grado di cancellare ogni traccia di vita sulla Terra per un periodo di novantatre anni.

Dr.Stranamore – l’Ambasciatore Sovietico Alexi De Sadesky (Peter Bull) e il presidente degli Stati Uniti-Merkin Muffley (Peter Sellers) e

Kubrick, che organizza le riprese nei pressi di Londra tra il 28 gennaio e il 23 aprile 1963, cesella le caricature dei personaggi nella ricerca di una verità oltre la maschera, ed egli verrà riconosciuto nel corso del tempo come il regista dei grandi temi che arrovellano l’uomo al cospetto della modernità, un rabdomante della visione la cui peculiare attenzione per i drammi dell’uomo si traduce nel perfezionismo della rappresentazione filmica (che si produce in una sorvegliata e investigante riproduzione visiva e ambientale dei contesti riprodotti), nell’autosufficienza di racconti destinati a nuove e continue riletture, caratteristica che vedrà il lavoro del cineasta “crescere” e suscitare grandi apprezzamenti.

Dr. Stranamore – Gen. Jack Ripper – Sterling Hayden e Col. Mandrake – Peter Seller a destra Stanley Kubrick – durante le riprese

Il film ha un grande successo raggiungendo il terzo posto al box office statunitense nel 1964, e la satira di Kubrick è dirompente, essendo presto chiaro che l’umorismo non è tanto rivolto alle procedure e ai sistemi di sicurezza relativi all’impiego delle testate nucleari, ma a una squadra variopinta di individui che governano in maniera folle e scaricano le loro frustrazioni in forme di militarismo beota quanto irresponsabile. Per Kubrick, i deliranti discorsi di Ripper (il cui nome contiene un esplicito riferimento a Jack lo squartatore), e i passaggi più bizzarri del film, sottolineano una sete di violenza come surrogato della sessualità, con la voglia di fare la guerra espressione di istinti animaleschi condotti verso sbocchi dannosi quanto inutili. Un trattato sulle debolezze umane che fa sorridere e ugualmente inquieta, talmente precario è l’equilibrio in cui viviamo, mentre le persone che dovrebbero salvaguardarlo si palesano come esseri tutt’altro che esenti da critiche. “Nel film, il nemico della pace è in casa, nello stesso fronte interno, straordinariamente riassunto dall’interpretazione del guerrafondaio Turgidson (letteralmente “figlio del turgido”) interpretato da George C. Scott – il futuro vincitore dell’Oscar sette anni dopo per Patton, generale d’acciaio (Patton, 1970) -, che si contrappone alla volontà del presidente degli Stati Uniti di cercare di evitare con ogni mezzo la guerra con i russi, mentre preferirebbe continuare l’azione dei bombardieri senza esitazioni, finché si è ancora in tempo per evitare la pace…. Come racconta lo stesso Kubrick: l’unico modo per raccontare la storia era una commedia nera o, meglio ancora, una commedia da incubo, dove le cose delle quali si ride di più sono proprio gli atteggiamenti paradossali che rendono possibile una guerra nucleare”.

Dr.Stranamore-di-Stanley-Kubrick-colonnello-Bat-Guano-(Keenan-Wynn)-e-il-Col.-Mandrake-(Peter-Sellers)

La maggior parte dell’umorismo di Dr. Stranamore scaturisce dalla descrizione del comportamento umano quotidiano, calato in una situazione da incubo, come quando il presidente russo sulla linea rossa dimentica il numero di telefono del quartier generale della difesa aerea del popolo e suggerisce al presidente americano di provare a rivolgersi all’ufficio informazioni di Omsk; oppure come l’ufficiale statunitense che, in virtù dell’assoluto rispetto della proprietà privata, indugia prima di consentire a un ufficiale britannico di sparare a un distributore automatico di coca-cola per poter avere le monete necessarie per telefonare al presidente degli Stati Uniti e comunicargli il prefisso d’emergenza che consente l’accesso alle trasmissioni con gli aerei del Sac”. Al particolare realismo del film, Kubrick lavora utilizzando il bianco e nero che ha il sapore della verità e che viene prediletto anche per motivi di budget, ma la sua commedia nera è infine un’opera modernissima, capace di anticipare il cinema di tanti emuli e di influenzare il cinema americano delle generazioni a venire con espliciti omaggi disseminati da cineasti quali, ad esempio, Badham o Spielberg, con quest’ultimo che si rifarà al capolavoro di Kubrick per il suo 1941 – Allarme a Hollywood (1941, 1979). Un film anticipatore all’interno della stessa opera di Kubrick, dove la fotografia realistica contempla dettagli di una realtà ricreata con la fantasia degli scenografi.

Il-Dr.Stranamore – War-Room

Ad esempio, la War Room è completamente opera della fervida immaginazione degli scenografi, e Kubrick vuole che il tavolo delle discussioni sia di colore verde come quello dei giocatori di poker (un aspetto che tuttavia non appare agli occhi dello spettatore a causa del bianco e nero), per sottolineare quanto l’incontro tra i leader del mondo possa essere paragonabile a quello tra giocatori e bari di oscure macchinazioni.

Il-Dr.Stranamore-inizio-“l’accoppiamento”

E si tratta anche del primo film di Kubrick che sviluppa il potenziale ironico della musica, come per la versione strumentale di “Try a Little Tenderness”, impiegata nei titoli di testa, ad ammiccare soavemente sul sottinteso erotico delle manovre di rifornimento da un aereo all’altro, che anticipa il tema della violenza come forma di soddisfazione di istinti e pulsioni.

Il-Dr.Stranamore-“l’accoppiamento”

Ma la musica acquisisce un tono decisamente beffardo e parodistico quando nel finale Vera Lynn intona “We’ll Meet Again” (“Ci rivedremo”), sulle immagini delle atomiche che esplodono ovunque. Quindi, la musica eseguita con un’orchestrazione che esegue la marcia militare “When Johnny Comes Marching Home Again”, tra le percussioni contrastate e precise che accompagnano le sequenze dei B-52, è in grado di manifestare quel timbro sobrio e non strettamente sentimentale che ritroveremo, e non di rado, nel futuro cinematografico del cineasta.

“Fungo Atomico”

Dr. STRANAMORE – I primo 10 minuti del film in Inglese

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Roberto Lasagna – BIO

Roberto Lasagna è un saggista e critico cinematografico italiano, autore di monografie tradotte anche in altri paesi. Ha scritto e curato oltre venti libri e contribuito allo studio dell’opera di Stanley Kubrick con tre saggi: ‘I film di Stanley Kubrick’ (1997); ‘Il mondo di Kubrick. Cinema, estetica, filosofia’ (2015); ‘2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (2018).

Laureato in psicologia, in filosofia e in economia, ha scritto una storia del cinema della Disney (due edizioni, nel 2001 e nel 2011) e un saggio sui rapporti tra cinema e psicologia del lavoro (“Da Chaplin a Loach”), oltre a libri su Nanni Moretti, Robin Williams, Yorgos Lanthimos, Martin Scorsese, Lars Von Trier, Steven Spielberg, Wim Wenders, Vincent Price, Russ Meyer, Al Pacino, Richard Lester, Quentin Tarantino, Dario Argento.

Dopo avere fondato, con Davide D’Alto e Saverio Zumbo, le Edizioni Falsopiano nel 1996, dal 1998 ha iniziato una lunga collaborazione con la rivista di cinema Duel, poi Duellanti, continuando a dedicarsi alla saggistica e alla divulgazione culturale.

Nel 2019, nel 2020 e nel 2021 ha condiviso con Giorgio Simonelli la direzione artistica del Festival Adelio Ferrero – Cinema e Critica.

Roberto Lasagna è tra i principali promotori del Premio Adelio Ferrero, dedicato alla critica cinematografica, istituito nel 1978 da Lorenzo Pellizzari per ricordare la figura e l’opera del critico e studioso Adelio Ferrero.