“L’inganno del Vero”

«Questa per me è stata la fotografia: la menzogna, una componente essenziale della verità. Le mie macchine fotografiche contenevano – per me, intendo dire – tutte le immagini possibili, ma come le platoniche ombre contenevano anche il loro contrario».

Sandro Becchetti_ritratto © Sandro Manca

Questo dice Sandro Becchetti, (Roma 1935), che ha iniziato la sua attività di fotografo nella seconda metà degli anni Sessanta. Per lunghi anni ha documentato la realtà sociale, politica e culturale del nostro Paese in una intensa collaborazione con i maggiori periodici, quotidiani ed agenzie di stampa nazionali. Nella capitale, Becchetti ha avuto l’opportunità di registrare gli sviluppi di una società in pieno mutamento, non solo nelle strade e nelle piazze, ma anche nei palazzi del potere: nomi illustri della cultura e dello spettacolo, personalità della vita politica ed economica sono stati protagonisti dei suoi ritratti.

Tra un ritratto e l’altro, un ricordo e una digressione, Becchetti rivela un rapporto spesso conflittuale con il proprio mestiere, scelto, abbandonato, poi ripreso: «Quando iniziai questo mestiere, nella seconda metà degli anni ’60, io non avevo il mito del “Fotografo”. Non mi ero neanche mai posto la domanda: la fotografia è un’arte? Penso solo, in proposito, che avendo avuto la possibilità di acquistare in due rate una vecchia Retina, ad un certo punto trovai più interessante fotografare gli uomini che i monumenti romani. Gli anni in cui – dopo la Retina, una Contax regalata e, infine le due Asahi Pentax che ancora ho – lavorai, rappresentano, nel bene e nel male, uno dei periodi più interessanti della nostra storia. Nel profondo cessai di essere fotografo ai funerali di Piazza Fontana perché, nella sequela degli orrori che continuarono, la consapevolezza di non riuscire a spostare di un’acca la paura e l’indifferenza, l’assuefazione a conciliare cibo e sangue davanti al televisore, mi diedero netta l’impressione che nella società italiana il potere (chi, quale?) stesse sperimentando un’operazione genetica. La creazione di uno scadente materiale umano, refrattario a progetti che non fossero confinabili fra gli occhi e lo stomaco. Diventai ritrattista, anche bravo, a detta di molti. A mio giudizio, mediocre, proprio per la mediocrità dell’inganno: un clic non condenserà mai una vita e spesso (salvo rare eccezioni) i segni di una faccia dissimulano più che rivelare. Poi, nel lontano 1980, tagliai ogni rapporto con la fotografia, e, soprattutto, con il mondo della fotografia. Fu solo nel 1995 che, in occasione di un viaggio in Portogallo, ripresi in mano una macchina fotografica (una piccola Olympus prestata da un’amica). Da allora ho rispolverato Pentax e Leica e  ho anche maturato la volontà di esporre le mie foto. Nella vita non c’è età per mutare pelle».

Federico-Fellini_17_©-Sandro-Becchetti

Ha collaborato con le maggiori testate giornalistiche italiane, quali “La Repubblica”, “Il Messaggero”, “L’Unità”, “Paese Sera”, “L’Espresso”, “Il mondo”, “Secolo XIX”, “L’Astrolabio”, “L’altra Italia”, “Sipario” e con uffici stampa di partiti e sindacati. Sue foto sono apparse su “Life” e “Liberation” e sono presenti negli archivi di France Presse, BBC e RAI, oltre che in collezioni private e in numerosi Enti pubblici, come il Macof di Brescia o il Castello di Rivoli.

Nel 1980, dopo aver completato un lungo lavoro sulla campagna romana, nella terra d’origine dei genitori, ha interrotto volontariamente la sua attività per dedicarsi ad altro. In quel periodo ha pubblicato sulla rivista letteraria “Nuovi Argomenti”, diretta da Alberto Moravia, un racconto dedicato al mondo contadino, al quale sono state dedicate alcune trasmissioni radiofoniche e televisive. Da allora, per quindici anni, si è occupato prevalentemente dell’arte del legno ed ha collaborato sporadicamente con la televisione per la scrittura di soggetti per fiction.

Ha ripreso a fotografare nel 1995, con una ricerca sulla Spagna e il Portogallo e soprattutto con un rinnovato interesse per la vita di Roma, che lo ha indotto ad un paziente lavoro quotidiano durato anni e che costituisce un archivio vastissimo dedicato alla Capitale in tutti i suoi aspetti.

Nel 2007 si è trasferito in Umbria, dove ha portato a termine un’ampia ricerca fotografica sul territorio, culminata con una personale allestita nel Palazzo dei Priori di Perugia, sede del Museo Nazionale dell’Umbria. Sandro Becchetti è morto il 5 giugno 2013 a Lugnano in Teverina, a pochi giorni dall’inaugurazione di questa mostra.

Società-Italiana_©-Sandro-Becchetti

Sandro Becchetti

Mostre personali e collettive

Negli anni, molte gallerie pubbliche e private hanno esposto sue foto in mostre personali o collettive: la galleria Nuova Pesa e la Acta di Roma (personali), la Biblioteca Malatestiana di Cesena (personale), la galleria Koenig di Stoccarda (in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura – personale), il Festivaletteratura di Mantova (personale), il Festival Internazionale di Fotografia di Savignano (due personali), le gallerie della Stazioni Centrali di Roma e Milano, il Festival di Cinematografia di Venezia, l’Archiginnasio di Bologna, il Museo di Roma in Trastevere, il Festival Internazionale del Cinema di Roma, la Fondazione italiana per la fotografia di Torino, la galleria Cinecittadue (personale), la galleria DiSegno di Belluno (personale), il Comune di Montpellier, la rassegna internazionale di fotografia Paris Photo 2007, il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, la Fondazione Fratelli Alinari di Firenze, il Museo civico del Comune di Bracciano (personale), il Castello di Rivoli di Torino, la galleria Scarbata di Lipsia (personale), la Kunsthalle Harry Graf Kessler di Weimar (personale organizzata dalla Regione della Turingia, dall’Istituto Italiano per la Cultura di Berlino e dal Comune di Weimar nel 2009), Fotoleggendo di Roma, ecc..

Partecipa con 20 tra i più importanti fotografi italiani alla rassegna itinerante europea curata da Massimo Minini dal titolo “United artists of Italy”, che raccoglie in un volume edito da Photology ritratti di artisti italiani ed internazionali.

Dopo il Musée d’Arts Moderne di Saint Etienne Métropole (2008) questa mostra è stata ospitata al BoZar, Palais des Beaux-Artes di Bruxelles (2009),alla Fondazione Stellina di Milano, ad Amsterdam e alla Estorick Collection di Londra (2011) .

Nel 2009 il suo libro Protagonisti”, edizioni Postcart, vince il premio Marco Bastianelli per il miglior libro fotografico dell’anno.

Nel 2010 espone sue foto in ROMA ’60, a cura di Luca Beatrice e partecipa, a settembre, alla XV esposizione fotografica di San Pietroburgo, nell’ambito di una collettiva curata da Daniela Trunfio per la PHOTO Ltd.

In ottobre il Fucecchio Foto Festival dedica ai suoi ritratti di personaggi famosi una sezione della manifestazione dal titolo: “Protagonisti – Storie di ritratti in bianco e nero”

.Nel 2011 sue personali si tengono ad Orvieto e Barletta, nell’ambito delle manifestazioni del F.I.O.F., al Festival “Lector in Fabula” di Conversano, e a Cinecittà Due di Roma nell’ambito della mostra “Acquedotti romani”.

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Altre personali (con cataloghi) :

Terni, 2012 – “Il tempo ritrovato”

Torino 2012 – “Protagonisti – 99 ritratti che hanno fatto la storia”

Terni, 2013 – “Quello che resta – Pier Paolo Pasolini”

Perugia 2013, Museo Nazionale dell’Umbria – “Volti dall’Umbria e dall’Europa”

Brescia 2014, Museo di S. Giulia – “Anni Settanta & dintorni”

Ente Parco Bracciano- Martignano 2015 – “Tenutelle vendonsi”

Terni 2017, Caos – “L’inganno del vero”

Palau 2018 , Festival Internazionale Isole che parlano – “L’inganno del vero”

Castelnuovo di Porto, 2018 – “Lessico romano”

Castiglione del Lago, Palazzo della Corgna, 2019 – “Protagonisti”

Milano, Galleria Belvedere Fotografia , 2019 – “Documenti per a stampa – Storia di un’agenzia”

Casarsa della Delizia, Centro Studi Pasoliniani, 2020 – “Pier Paolo Pasolini attraverso lo sguardo di Sandro Becchetti: Frammenti di una narrazione”

Roma, Museo di Roma in Trastevere, 2021, “Chiamala Roma – Fotografie di Sandro Becchetti , 1968-2013”

Borgata-Roma-1970_© Sandro Becchetti


Gli Artisti ritratti da Sandro Becchetti

Christo, Goffredo Parise, Natalia Ginzburg, Tano Festa, Sandro Penna, Andy Warhol, Alfred Hitchcock, Gunther Grass, Federico Fellini, Henry Kissinger, Max Ernst, Irene Papas, Amos Oz, Giorgio De Chirico, Ornella Vanoni, Roberto Rossellini, Julius Evola , Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini, Riccardo Muti, Bernardo Bertolucci, Claudia Cardinale, Muriel Spark, Joseph Beuys, Cesare Zavattini, Anita Ekberg, Alberto Moravia, Ugo Tognazzi, ecc.ecc..

Federico-Fellini_21_©-Sandro-Becchetti


Pubblicazioni

La sua attività è documentata in:

U. Lucas (a cura di) Storia d’Italia. Annali. L’immagine fotografica 1945-2000, Einaudi 2004

AA.VV., “Storia fotografica di Roma 1963-1974”, Ed. Intra Moenia 2005

U. Lucas (a cura di), ’68 – Un anno di confine, Rizzoli 2008

Dell’Arti Giorgio, Parrini Massimo – Catalogo dei viventi – 5.062 italiani notevoli, Marsilio 2006 e anni seguenti

Manuela De Leonardis – A tu per tu con i grandi fotografi Postcart 2010 – vol- 1 e 2

L’editoriale L’Espresso: Pasolini – 2015

ed inoltre in pubblicazioni specialistiche quali:

Controinformazione”, “Popular photography”, “Photo”, “Progresso fotografico”

Campagna-Romana-050_©-Sandro-Becchetti


e in cataloghi e presentazioni di mostre quali:

  • L’inganno del vero”,

  • Tenutelle vendonsi”,

  • Cinema: Il migliore dei mondi possibili”,

  • Giù la testa”,

  • Un bacio, due baci”,

  • Tano Festa”, “La moto”,

  • Pasolini a Roma”,

  • Fede e tradizione: il santuario di Vallepietra”,

  • United Artists of Italy”,

  • Roma ‘60”,

  • Acquedotti romani”,

  • Volti dall’Umbria e dall’Europa”,

  • Pier Paolo Pasolini attraverso lo sguardo di Sandro Becchetti “ecc.

P.P.Pasolini_3_©-Sandro-Becchetti


Federico-Fellini_Cover_© Sandro-Becchetti

ed inoltre nei volumi:

S. Becchetti – Protagonisti – Edizioni Postcart, Roma 2008

S. Becchetti – L’altro Sessantotto – Ed. A. Gaffi, Roma 2008

S. Becchetti – Umbria – Alla ricerca del lupoEd. Postcart, Roma 2010

S. Becchetti – Volti dall’Umbria e dall’Europa – Ed. Silvana, 2013

S. Becchetti – L’inganno del vero – Parole e Immagini – Ed. Postcart, Roma 2015

S. Becchetti – Chiamala Roma – Ed. Postcart Roma 2021